mercoledì 27 giugno 2012

IL TRADIMENTO FA MALE AL CUORE !!!


La tradisci? Non rischi solo di spezzare il cuore alla tua dolce metà, ma metti a serio rischio anche il tuo. È la conclusione di uno studio tutto italiano condotto all'Università di Firenze da Alessandra Fisher e dai colleghi del dipartimento di Medicina della Sessualità e Andrologia.

I ricercatori hanno analizzato la letteratura medica estrapolando tutti i casi che contengono termini come “tradimento”, “infedeltà”, “adulterio” e li hanno messi in relazione con la relativa fattispecie clinica. 
Dallo studio è emersa una correlazione tra i rapporti non ufficiali e i decessi, soprattutto maschili, per morte improvvisa coitale, cioè durante un appassionato incontro d'amore. Sembra insomma che la maggior parte dei maschi stroncati da problemi cardiaci nel bel mezzo di un rapporto sessuale non fossero in compagnia della legittima consorte. 
Uccisi dal rimorso? In parte sì. Secondo i medici fiorentini gli incontri extraconiugali, spesso con donne molto più giovani di loro, farebbero aumentare negli uomini l'ansia da prestazione e le condizioni generali di stress, che unite alla vita sregolata indotta dalle scappatelle metterebbero a dura prova il loro apparato cardiocircolatorio.
Non solo: sembra che I maschi traditori, ancora innamorati o attratti dalle proprie compagne ufficiali, siano i più esposti a questo “infarto da tradimento”.
In generale, durante il rapporto sessuale, la pressione sale in modo spontaneo, aumentando nei soggetti predisposti il rischio di infarto o di ischemia. L'infarto coitale è comunque un evento raro, che si manifesta in meno del 5% dei casi di attacco cardiaco.
Ma quindi... il sesso fa male? Assolutamente no, rassicurano gli esperti, anzi: le fatiche d'amore sono assimiliabili a una moderata attività sportiva, con in più notevoli vantaggi di tipo psicologico. Ma questo sembra non valere per le scappatelle....

martedì 26 giugno 2012

S.O.S. ESAMI: consigli per rendere il meglio!



E' arrivato il periodo degli esami. Il modo per affrontarli al meglio e superarli brillantemente c’è, ed è facile da seguire.
E’ meglio studiare ogni giorno in maniera costante, anziché fare le notti sui libri bevendo litri di caffè. Il riposo è importantissimo per la mente e per mantenere la calma e la lucidità. Il giorno prima delle prove, rilassatevi facendo una passeggiata all’aria aperta e tralasciate i libri e gli appunti. Proprio questo piccolo periodo di stacco vi aiuterà a memorizzare meglio tutte le informazioni che avete appreso; il movimento e l’aria aperta vi renderanno più tranquilli e riuscirete a dormire meglio. Ogni tanto, durante lo studio alzatevi e sgranchite le gambe; vi aiuterà a riprendere con più lena. E’ inutile abusare di bevande eccitanti e stimolanti per stare svegli, perché a lungo andare potreste essere un fascio di nervi.
Mangiate in modo equilibrato e sano. Anche se sentite un pugno nello stomaco, cercate di mangiare in maniera regolare. Sostituite i cibi pre confezionati e ricchi di grassi con un frutto o con delle fette di pane spalmate di miele o marmellata. Le merendine troppo ricche o pietanze fritte possono portare la sonnolenza, inducendovi a bere troppo tè o caffè.
Il cervello per poter funzionare bene ha bisogno di vitamine come quella di frutta e verdura fresca e minerali come lo zinco. La verdura fresca non deve mai mancare; il suggerimento è quella di  alternare il più possibile variando tipologie e colori. Se la consumate cotta, è meglio prepararla in maniera leggera e con pochi grassi. Al vapore, sbollentata, in umido usando pentola antiaderenti e condendo a crudo con poco olio extra vergine di oliva.
A colazione si possono mangiare delle fette biscottate con miele o marmellata, del latte, un caffè oppure un frullato fresco. A metà mattina, per prevenire un calo di zucchero via libera a yogurt magri o frutta fresca. La pasta o il riso a pranzo, conditi in maniera leggera senza troppi grassi, perché c’è il rischio di venir sorpresi dalla sonnolenza pomeridiana. Un gelato alla frutta o una spremuta fresca, costituiscono un ottimo spuntino che aiuta a non arrivare troppo affamati a cena. Pesce, carne , verdure e latticini da alternare; i piatti proteici più sani come quelli cucinati al cartoccio, al ferri e comunque senza troppi condimenti.
Il pesce azzurro , sardine, tonno ma anche aringhe, è ricco di grassi omega 3 che sono necessari a mantenere in funzione il sistema neurologico e a controllare la quantità di colesterolo presente nel sangue.
I formaggi e il latte sono necessari anche per garantire un futuro sano alle ossa. In commercio si trovano diverse proposte, compresi prodotti a ridotto contenuto di lattosio e di grassi. Il latte si trova scremato, arricchito con fibre o calcio e si può alternare con quello di origine vegetale come il latte di soia o di riso.
I dolci, fanno bene perché gratificano e migliorano l’umore; sceglieteli il più possibile naturali, senza troppi conservanti, grassi e coloranti.


FA PIU' MALE IL TABACCO O LA MARIJUANA?


Fumare marijuana fa male, ancora di più rispetto alle sigarette di tabacco. A sfatare definitivamente uno dei più diffusi falsi miti sull’erba è la British Lung Foundation, la Fondazione Britannica per i Polmoni, che in uno studio recentemente pubblicato evidenzia una stretta correlazione tra gli spinelli e l’insorgere di tubercolosi, bronchite e addirittura schizofrenia.

Non solo: secondo i ricercatori londinesi le “canne” aumenterebbero venti volte più delle sigarette il rischio di insorgenza di tumore polmonare. E il consumo occasionale non sembra essere sufficiente per mettersi al riparo dai rischi. 
A rendere così pericolosa la marijuana è la sua modalità di assunzione: chi la fuma, aspira con boccate molto profonde e lunghe che introducono nell’organismo quantità di catrame e monossido di carbonio rispettivamente quattro e cinque volte più elevate rispetto a una sigaretta. 
Eppure, soprattutto tra i più giovani che sono i più affezionati consumatori di questo stupefacente, manca una vera consapevolezza dei rischi : l’88% dei ragazzi con meno di 24 anni intervistati dalla BLF ritiene infatti la marijuana molto più sana e naturale delle sigarette. 

Proprio per questo, da 25 anni, il 26 giugno si celebra la Giornata mondiale contro le droghe. Istituita dall’ONU nel 1987, ha l’obiettivo di informare e offrire risposte sulle sostanze stupefacenti e sui rischi legati alla loro assunzione. 

lunedì 25 giugno 2012

UN AIUTO PER SMETTERE DI FUMARE!

Ecco alcune immagini della campagna antifumo inglese.

campagna antifumo pacchetti di sigarette


Morti giovani sigarette

I fumatori hanno una vita più breve rispetto a un non fumatore.

infarto cuore arterie fumo sigarette

Il fumo causa l'occlusione delle arterie, con un conseguente rischio di ictus e infarto.

cancro gola fumo sigarette

Il fumo causa una morte lenta e dolorosa.

impotenza sigarette fumo

Il fumo può ridurre il flusso sanguigno e causa impotenza.

Donne incinta fumo sigarette

Fumare in gravidanza danneggia il tuo bambino.

invecchiamento pelle sigarette fumo

Il fumo causa l'invecchiamento della pelle.

cancro polmoni fumo sigarette

Il fumo causa cancro mortale ai polmoni.

immagini fumo passivo

Proteggi i bambini: non fare respirare loro il tuo fumo.

sigarette infertilita

Fumare può danneggiare gli spermatozoi e causare infertilità.


Non sottovalutare i danni del fumo. Smettere di fumare è una scelta intelligente.

COSA SUCCEDE AL TUO CORPO QUANDO SMETTI DI FUMARE?




Conoscere i benefici che si ottengono quando si smettere di fumare può essere un ottimo stimolo per prendere definitivamente la decisione di smettere: ecco cosa succede al nostro organismo quando si smette di fumare:


DOPO 20 MINUTILa pressione sanguigna tende a normalizzarsi 
DOPO 8 OREIl livello di monossido di carbonio nel sangue scende verso la norma e s' incrementa il livello di ossigeno 
DOPO 24 OREI tuoi capelli, la tua pelle e il tuo alito non hanno più l' odore del fumo 
DOPO 48 OREIl tuo senso del gusto e dell 'olfatto migliorano 
DOPO 72 ORETi è più facile respirare dopo il rilassamento del tubo bronchiale; aumenta la tua capacità polmonare: hai sfrattato la nicotina dal tuo corpo
DALLE 2 SETTIMANE AI 3 MESIAumenta il tuo livello di energia, se ti osservi allo specchio noti che hai il viso più roseo e rilassato, un colorito della pelle più luminoso e i capelli più splendenti: sono tutti effetti del tuo stop al fumo 
DOPO 9 MESITosse, congestione, fatica e respiro corto diminuiscono. Le ciglia vibratili del tuo apparato respiratorio (gli “spazzini” del tuo corpo), precedentemente paralizzati dal fumo , tornano in azione e con loro la capacità di combattere le infezione. La tua energia è sempre è sempre più in attesa 
DOPO 5 ANNIIl rischio di decesso per tumore polmonare si riduce progressivamente del 50% circa, diminuisce il rischio di sviluppare tumori in altre sedi anatomiche: bocca, esofago, faringe, laringe, reni, vescica e pancreas. Per le coronarie il rischio si riduce gradualmente 
DOPO 10 ANNIIl rischio di decesso per tumore polmonare è paragonabile a quello di una persona che non ha mai fumato 

DUE PERSONE POSSONO AVERE LO STESSO DNA?

È possibile, ma soltanto nella teoria. Nella realtà, infatti, è altamente improbabile che un evento del genere si verifichi. Considerando che il Dna è composto da tre miliardi di coppie di elementi (basi), uguali a due a due, la probabilità di avere due Dna identici è di uno su 46.000.000.000: in pratica, quasi zero. Nel calcolo, tuttavia, va tenuto presente che non tutte le regioni del Dna sono diverse da individuo a individuo. Anzi, quelle caratteristiche di ciascuno di noi sono appena lo 0,1% del totale. La probabilità che queste zone siano uguali fra due individui che non sono gemelli identici, quindi, scende a uno su 46.000.000: una probabilità superiore alla prima, ma comunque così piccola da far risultare il fenomeno impossibile.


Non è mai perfettamente identico neppure il Dna di due gemelli monozigoti. O meglio: la sequenza genetica è la stessa, ma funziona in modo diverso. A fare la differenza sono infatti i meccanismi che regolano l’attività del Dna: i cosiddetti fattori epigenetici. Questi fattori, fortemente influenzati dall’ambiente, producono piccole diversità che a volte si possono notare nell’aspetto o nel carattere dei gemelli identici.

IL SUSHI AUMENTA LA FERTILITA!!!

Cari uomini, vi piace il cibo giapponese? Beh! Se avete problemi di fertilità, fatevelo piacere perché il pesce crudo è un ottimo alleato dei futuri papà. Mangiare sushi, infatti, migliora la qualità degli spermatozoi, lo dimostra uno studio dell'università dell'Illinois.
Invece se il bimbo è già in arrivo, fate mangiare tanto pesce alla vostra compagna, ossia alla futura mamma. Perchè? Nascerà sicuramente un bebè più intelligente!Ma partiamo dalla prima notizia: il pesce crudo migliora la fertilità maschile. Perchè?
La 'testa' degli spermatozoi è ricoperta di una membrana ricca di enzimi, fondamentali per la fecondazione. Nella formazione di questa membrana e dell'intera struttura è fndamentale il ruolo degli acidi omega 3 docosaesaenoici (DHA), presenti in pesci come salmone e tonno.
Senza DHA la struttura vitale dello spermatozoo non funziona.
La scoperta è nata proprio dall'osservazione che i topi privi di questa sostanza erano sterili, mentre aggiungendola al cibo ritrovavano la loro fertilità.
Già uno studio, realizzato ad Harvard lo scorso anno, aveva dimostrato che una cattiva alimentazione incide sulla fertilità maschile e che gli uomini con una dieta più ricca di cibo industriale e alimenti grassi hanno meno possibilità di avere figli rispetto a chi consuma molti cereali integrali, legumi e pesce.
L'acido DHA, inoltre, è presente nel cervello, nella retina e nei testicoli. E secondo gli autori dello studio, tra i quali Timothy Abbott, la sua utilità dovrà essere approfondita anche nelle situazioni in cui è necessario migliorare le funzioni cognitive e visive.
Rimanendo sempre in mare, passiamo alla seconda notizia: i neonati sono più intelligenti se le future mamme seguono una dieta ricca di pesce!
Questa volta a dimostrarlo è stato uno studio tedesco pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition che ha coinvolto duemila donne.
I ricercatoti hanno osservato che i bambini nati da madri grandi consumatrici di pesce ottenevano risultati migliori ai test di intelligenza verbale, nelle abilità motorie sottili e nel comportamento prosociale.
Questi risultati dipendono ancora una volta dalla quantità dell'acido grasso omega-3, decosaesaenoico (DHA), che come vi ho già anticipato è un componente strutturale chiave delle cellule e in particolare delle membrane cellulari del cervello.
Quest'acido, contenuto nel pesce, è trasmesso dal sangue materno a quello del neonato.
I risultati del gruppo di ricerca dell'Helmholtz Zentrum Muenchen, il centro di ricerca tedesco di salute ambientale confermano anche i dati emersi da uno studio precedente nel quale i ricercatori avevano scoperto che il consumo di pesce durante la gravidanza è associato al quoziente di intelligenza verbale all'età di 8 anni.

venerdì 1 giugno 2012

S.O.S. CELLULITE: ECCO I CONSIGLI PER COMBATTERLA!


La cellulite è sicuramente uno dei problemi principali delle donne, soprattutto in occasione dell’arrivo dell’estate e della temuta “prova bikini”. La cellulite però non rappresenta un problema solamente estetico, bensì è espressione di una serie di alterazioni sia a livello vascolare e che a livello del tessuto adiposo. Sono molteplici i fattori che influiscono sulla comparsa della cellulite: alterazioni ormonali e vascolari, vita sedentaria,  stress,  malattie epatiche, alimentazione scorretta, irregolarità della funzione intestinale e ritenzione idrica . Tutti questi fattori possono determinare la rottura delle cellule adipose, con conseguente riversamento dei grassi nello spazio interstiziale. Nel tempo si assiste all’insorgenza di altre alterazioni a carico del tessuto adiposo e ad un aumento del volume e della consistenza del tessuto di sostegno. Questo provoca la compressione del microcircolo, che subisce una riduzione della sua funzione principale, ovvero trasportare nutrienti ai tessuti e rimuovere le sostanze di scarto.

Per sconfiggere la cellulite è necessario fare ricorso a tutti quei meccanismi che da una parte riducono la massa adiposa, mentre dall’altra favoriscono la corretta circolazione sanguigna.
Si raccomanda pertanto di svolgere attività fisica. In particolare si consiglia la camminata veloce o lo step almeno 30-40 minuti per tre giorni alla settimana. Questo programma porta ad un miglioramento generale delle capacità cardiocircolatorie e respiratorie favorendo la circolazione periferica.
Inoltre, può essere utile seguire un programma di tonificazione generale basato sull’esecuzione di esercizi, utilizzando carichi leggeri per non affaticare eccessivamente il muscolo.
D’altra parte si sconsiglia la corsa perché  oltre ad avere effetti negativi sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale, causa delle microlacerazioni alle membrane delle cellule adipose, che nel tempo possono peggiorare la situazione. Inoltre, un'attività fisica svolta ad intensità troppo elevata porta alla formazione di acido lattico. Questo catabolita ha degli effetti negativi sulla circolazione e sull’ossigenazione dei tessuti, con un conseguente aggravamento della situazione.
Per combattere la cellulite è necessario associare ad un programma di attività fisica regolare un regime alimentare altrettanto adeguato. Si consiglia di seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, fibre ed evitare cibi grassi, fritture e alcol. Inoltre, è importante bere almeno due litri di acqua al giorno, possibilmente povera di sodio, per favorire la diuresi, l'eliminazione delle sostanze di rifiuto ed evitare la ritenzione idrica.
 Anche il riposo è molto importante, infatti si consiglia di dormire per almeno otto ore al giorno e cercare di ridurre per quanto possibile lo stress. Inoltre, sono in commercio numerose preparazioni cosmetologiche , che contribuiscono a risolvere gli inestetismi della cellulite. Questi prodotti contengono delle sostanze, molte di origine vegetale, che agiscono sia a livello della microcircolazione che a livello dei tessuti sottocutanei. E' opportuno, tuttavia, premettere che il trattamento cosmetico non può risolvere il problema della cellulite, ma può solo intervenire sugli inestetismi correlati ad essa.