Fumare marijuana fa male, ancora di più rispetto alle sigarette di tabacco. A sfatare definitivamente uno dei più diffusi falsi miti sull’erba è la British Lung Foundation, la Fondazione Britannica per i Polmoni, che in uno studio recentemente pubblicato evidenzia una stretta correlazione tra gli spinelli e l’insorgere di tubercolosi, bronchite e addirittura schizofrenia.
Non solo: secondo i ricercatori londinesi le “canne” aumenterebbero venti volte più delle sigarette il rischio di insorgenza di tumore polmonare. E il consumo occasionale non sembra essere sufficiente per mettersi al riparo dai rischi.
A rendere così pericolosa la marijuana è la sua modalità di assunzione: chi la fuma, aspira con boccate molto profonde e lunghe che introducono nell’organismo quantità di catrame e monossido di carbonio rispettivamente quattro e cinque volte più elevate rispetto a una sigaretta.
Eppure, soprattutto tra i più giovani che sono i più affezionati consumatori di questo stupefacente, manca una vera consapevolezza dei rischi : l’88% dei ragazzi con meno di 24 anni intervistati dalla BLF ritiene infatti la marijuana molto più sana e naturale delle sigarette.
Nessun commento:
Posta un commento