Il
2013 porta numerose
novità in ambito di
sanità pubblica.
I tagli richiesti al comparto, pari a circa 8 miliardi di euro, hanno
messo in moto una macchina inarrestabile di cambiamenti. Vediamo insieme
di cosa si tratta e cosa cambierà per i pazienti.
I Lea
Il primo grande cambiamento, ancora in via di definizione, è quello dei
Lea, i
livelli di assistenza del
sistema sanitario nei confronti del malato. Entreranno nell’elenco delle malattie le cui terapie vengono sostenute dallo Stato 110
malattie rare e cinque patologie croniche fino ad ora mai inserite: le
Broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO) al II stadio (moderato), III stadio (grave), e IV stadio (molto grave) ovvero l’
enfisema polmonare e la
broncopolmonite cronica; le
osteomieliti croniche; le
patologie renali croniche; il
Rene Policistico Autosomico Dominante; la
Sarcoidosi al II, III e IV stadio. Anche la
sindrome da Talomide entrerà nei Lea, al pari delle
ludopatie come il
gioco d’azzardo patologico.
Le analisi e le ricette mediche
Anche specifiche
analisi ed
indagini diagnostiche
molto costose subiranno dei cambiamenti. In questo caso si parla di un
taglio netto agli sprechi limitando le prescrizioni e dando la
possibilità di un
rimborso pubblico solo a coloro che
entreranno in una casistica ben precisa ed ancora al vaglio degli
esperti. Quel che è sicuro è che non basterà un semplice
dolore al ginocchio ad avvallare una
risonanza magnetica o una
tac. Altro esempio: gli interventi di
tunnel carpale e di
cataratta
non verranno più eseguiti in stato di ricovero. Proprio in base a tali
assunti saranno controllate con maggiore attenzione almeno il 5% delle
ricette emesse, mettendo a confronto la
patologia descritta, l’età del
paziente ed il suo stato di cronicità contestualmente alla richiesta di ulteriori controlli. Il medico dovrà scrivere sulla
ricetta la malattia sospettata. In mancanza di tale specifica la richiesta verrà considerata nulla.
Il parto e l’anestesia epidurale
Per abbattere i costi derivanti dalla richiesta di
parto cesareo da parte delle donne anche in caso di mancanza di pericoli relativamente al parto naturale, nei Lea entrerà anche l’
anestesia epidurale, al fine di non far sentire
dolore alla donna e consentire una nascita priva di pericoli per il bambino.
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