giovedì 21 febbraio 2013

UN FARMACO PER COMBATTERE LE PENE D'AMORE


Un farmaco per curare il mal d’amore, per tenere a bada le farfalle nello stomaco. Roba da cinici? No, da farmacisti. E’ di sicuro curioso che una ragazza di 24 anni si presenti all’esame di laurea con una tesi dal titolo «L’innamoramento, una patologia che si può curare». Gaia Vitali lo ha fatto e si è laureata così con 102 alla facoltà di Farmacia di Perugia.
Amorex «In verità un farmaco esiste già e si chiama Amorex – spiega la neo dottoressa – è austriaco e si basa sull’estratto della Griffonia simplicifolia». Secondo quanto riporta il foglietto illustrativo «agisce sulle alterazioni biologiche sottese al romantic stress aumentando i livelli di serotonina e BDNF». Agendo sulla serotonina (l’ormone su cui opera ad esempio il Prozac), di fatto collega le pene d’amore alla depressione.
L’ormone dell’amore Ma la studentessa perugina ha un approccio diverso, nella sua tesi. «Quella di cui mi sono occupata io – dice – è la sofferenza che si prova nella primissima fase, quella dell’innamoramento, quando non si sa se si verrà corrisposti e si hanno mille dubbi e incertezze. L’ormone che viene identificato in questa fase come protagonista è la dopamina, quello per capirci che è superiore al normale negli schizofrenici». L’idea, dunque, è che siccome è la stessa sostanza in eccesso quando ci si arrovella tra i dubbi amorosi e quando si hanno disturbi della personalità tipici nella schizofrenia, si possano usare gli stessi farmaci per avere un sollievo.
Amore e schizofrenia «L’amore è schizofrenia? In un certo senso, quello ormonale, sì – afferma Gaia – certo che questa è una tematica piuttosto nuova nelle neuroscienze e non si hanno, al momento, evidenze scientifiche sull’efficacia dei farmaci sugli innamorati». Nella tesi, Gaia cita studi recenti sull’attivazione delle aree cerebrali monitorate, ad esempio, mentre due persone si baciano. Ma da qui a testare farmaci isolando le sofferenze d’amore da altri tipi di malesseri psicofisici il discorso è lungo. «E anche complesso – sottolinea lei – gli ormoni coinvolti nelle varie fasi dell’amore sono tanti».
Amore amaro Ma perché si dovrebbe curare il malessere forse più dolce per un essere umano? «Questo non è sempre vero – rimarca Gaia – non tutti vivono allo stesso modo il dolore magari di un amore impossibile, che può anche spingere verso la depressione. Io, innanzi tutto, non volevo fare una tesi banale e poi è un argomento che mi piacerebbe approfondire anche dopo la laurea, in una scuola di specializzazione».
Ad avere la pillolina… Viene da chiedersi se all’origine della tesi ci sia una delusione bruciante come quella che struggeva i poeti stilnovisti. «In effetti no, sono felicemente fidanzata – replica Gaia -. In passato, sì, come tutti, mi sono innamorata delle persone sbagliate e, in certi momenti, ad avercela avuta un pillola…».

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